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Somministrati Ministero degli Interni, 12 gennaio presidio davanti la Prefettura di Roma

Il 31 dicembre il governo non ha rinnovato i contratti a 1000 lavoratori somministrati presso le prefetture, che si occupavano di dare una soluzione lavorativa e di vita a migliaia di persone migranti aventi diritto alla regolarizzazione.

Si tratta di lavoratrici e lavoratori che oltre ad occuparsi delle procedure di emersione previste dal decreto legislativo n. 34 del 2020, hanno supportato l’ordinaria attività degli uffici, oltre ad aver maturato già le sufficienti competenze per affrontare ulteriori attività come, ad esempio, la gestione delle pratiche legate al cd “decreto flussi”. 

Solo una piccola parte di questi lavoratori – quelli impegnati nel progetto EMAS – hanno avuto un breve rinnovo, che si concluderà comunque a fine marzo. Per tutti gli altri, nonostante vi siano delle carenze di organico strutturali e incombenze ordinarie e straordinarie, questi contratti sono stati fatti scadere a fine anno.

Permettere la regolarizzazione delle persone migranti aventi diritto rientra in una corretta gestione del tema migratorio e nel necessario applicazione del  diritto, per questo motivo si sono tenuti in questa settimana dei volantinaggi di fronte alla prefettura di Via Stendhal a Roma, spiegando all’utenza le difficoltà che incontreranno nei prossimi mesi per l’elaborazione delle loro pratiche.

Giovedì 12 gennaio, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, ci sarà un nuovo presidio presso la sede della Prefettura di Roma – piazza S:S: Apostoli, per i lavoratori somministrati presso le Prefetture e Questure, presso gli Sportelli Unici per l’Immigrazione delle Prefetture, le Questure e le Commissioni Territoriali, per chiedere un intervento urgente e risolutivo nei confronti delle Istituzioni nazionali, al fine di individuare le soluzioni più adeguate per dare risposta a questi lavoratori e garantire il funzionamento di uffici territoriali che trattano delicate tematiche di accoglienza nel nostro Paese

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