Per effetto del Decreto Agosto 2020 è stata introdotta una norma che, a seguito della sua interpretazione testuale, determina una durata massima di 24 mesi per i lavoratori somministrati assunti a tempo indeterminato con missione a termine.
Tale norma, se non modificata, potrebbe comportare entro il prossimo 31 dicembre 2021 la cessazione delle missioni di 100mila lavoratrici e lavoratori, impedendo inoltre la continuità occupazionale anche gli oltre 350mila assunti con contratto di lavoro in somministrazione a tempo determinato.
La previsione normativa introdotta smentisce anche le circolari del Ministero del Lavoro precedenti che, correttamente, non prevedevano limiti temporali alla somministrazione a tempo indeterminato.
La legge incentiva di fatto il turn over selvaggio su persone che da anni lavorano, non prevedendo in nessun modo obblighi di stabilizzazione da parte delle imprese e di continuità occupazionale. Le ripetute iniziative delle Organizzazioni Sindacali, effettuate attraverso la presentazione di possibili emendamenti al testo di legge e richieste di interlocuzione ministeriale, sono rimaste finora inascolate.
Chiediamo con urgenza un intervento immediato per dare certezza e continuità lavorativa, scongiurando possibili tensioni sociali.
Per queste ragioni Giovedì 23 settembre, dalle ore 10:30, Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp Uil saranno in presidio davanti il Ministero del Lavoro.