Come Nidil Cgil Roma Lazio e Uiltemp Roma e Lazio abbiamo denunciato nelle scorse settimane il costante turn-over dei lavoratori in somministrazione presso Amazon.
L’azienda, che vede il suo fatturato crescere notevolmente, continua ad assumere centinaia di lavoratori attraverso le agenzie di somministrazione, li forma, ne utilizza le prestazioni per alcuni mesi per poi sostituirli sistematicamente.
Un comportamento ancora più incomprensibile a fronte della possibilità offerta dalla legge di derogare la causale per i rinnovi contrattuali fino a marzo 2021 e dal fatto che, a quanto ci risulta, sono aperte delle selezioni per nuove assunzioni di lavoratori da impiegare nelle stesse mansioni dei lavoratori uscenti.
Una situazione insostenibile contro cui continuiamo a mobilitarci. Per queste ragioni abbiamo lanciato una campagna di ascolto, tramite un questionario anonimo, rivolto a chi lavora e ha lavorato in somministrazione nelle sedi di Amazon, per raccontare nel modo più accurato possibile il quadro di sistematica precarietà che troppi lavoratori hanno vissuto.